Come spiega Rosa Maria Bassi, la famosa conduttrice di Radio Romantica e autrice dell'opera: "L'idea del libro è nata 2 anni fa, noi siamo stati la prima radio che ha trasmesso l' Inno nazionale ed un giorno mi ha telefonato un'ascoltatrice che mi ha proposto come argomento: « Quanto è forte il senso della patria nei cuori dei giovani? I giovani come vivono la patria?» Io all'inizio non mi sono mossa perché non sapevo cosa fare, poi sono andata tre giorni sulla neve con mia figlia e lì, riflettendo, ho creato lo spot con l'inno di Mameli: «Italiani di tutte le età volete seguirmi in questa avventura? Scrivete una frase, una poesia, una canzone...»”.
In pochi giorni sono arrivate fax, email e lettere dagli ascoltatori di qualsiasi età, compresi i bambini. Così la nostra conduttrice ha organizzato la manifestazione “Oh Romantica Patria” il 2 giugno 2002 con stand, mercatino, l’esibizione di vari artisti e il coro con inni patriottici dei Bersaglieri e della Banda della Polizia Municipale. Hanno partecipato ben 2000 persone e durante questo evento sono stati premiati i primi 5 lavori, scelti da un’apposita giuria, che ora sono nel libro.
“Ma un libro di sole poesie non mi piaceva, per cui ho pensato di intervistare personaggi famosi su cosa fosse per loro la patria; il primo fu l'On. Borghini, poi Antonio Di Pietro, che incontrai alla Sagra del Carciofo e poi tanti altri, tra cui il Cardinal Ruini. Nel libro vi sono notizie di cronaca, è rappresentata la vita di persone vissute più di 85 anni fa, che mostrano come il mondo di oggi sia uguale a quello di ieri. Il libro vuole dare un messaggio di patria, solidarietà e fratellanza". Secondo l'On. Borghini la nostra autrice, parlando con le persone attraverso la radio, è riuscita a capire che "la gente al di là della quotidianità ha bisogno di coltivare sentimenti e principi" e lei li ha trovati ed indicati: patriottismo e romanticismo.
Le nostre istituzioni dovrebbero educare ed insegnare questo ai nostri giovani, che c'è qualcosa in più che "fa volare sopra la quotidianità […] le nostre istituzioni fanno ancora poco e questo libro è un elemento in più". Rossana Vano della sezione attività culturali in seno alla famosa Libreria di Corso Vittorio Emanuele e fondatrice della manifestazione “Invito alla Lettura”, considera l'opera interessante soprattutto perché insegna il valore di patria ed apre una finestra sulla storia " Il 14 giugno 1989, alla prima edizione della manifestazione culturale di "Invito alla lettura", durante la Fanfara dell'Arma e l'Inno di Mameli fui costretta a chiedere alle persone di alzarsi in piedi, ma ora per fortuna non è più necessario grazie al nostro attuale Presidente della Repubblica. [...]
Senza la conoscenza dell'origine si perde l'ottica del futuro, poiché senza la storia non si può capire cosa avviene nel mondo intorno a noi. […] Il libro è fatto con serenità e candore, in dispregio di tute le regole storiografiche, ma ha il pregio di portare alla memoria quello che è stata l'Italia di preparazione del ventennio". La professoressa Vano ha sottolineato l'importanza della conoscenza della storia, perché in un futuro come quello che si sta prospettando ora, dove il mercato è libero e dove i nostri giovani dovranno confrontarsi con i loro coetanei del resto del mondo, ben più preparati, solo la determinazione e la conoscenza può aiutarli; solo attraverso la conoscenza della storia, il sapere che cosa è successo prima , cosa hanno fatto i nostri padri, può portarli a parlare con sicurezza e tranquillità e aiutarli a sviluppare la sicurezza in se stessi".
Dello stesso parere è la Dott.ssa Anita Garibaldi, pronipote del grande eroe Giuseppe Garibaldi e Presidente dell’Associazione “Mille Donne per l’Italia”, infatti considera il libro molto importante per la memoria storica che fornisce riguardo alle guerre di indipendenza e ai grandi uomini che vissero e combatterono in nome dell'ideale di patria, in particolare il comandante Giuseppe Garibaldi "l'eroe dei due mondi".
Come ha ricordato la dottoressa, commuovendosi nel parlare del suo antenato: "Nato 200 anni fa, è una delle figure più amate in tutto il mondo, ed ancora oggi viene ricordato per il suo spirito e i suoi ideali". Dello stesso parere l’On Claudio Bucci, mettendo l’accento sull’importanza di riappropriarsi del valore di patria e sul valore della storia: “…è importante riscoprirli senza mettere al bando una cultura anche diversa, bisogna riuscire a dare una visione integrale della storia e questo è il compito degli educatori. […] Abbiamo una cultura e dei valori che tutti ci invidiano ed è importante recuperarli”.
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